Storia

Il Molise, spesso sottovalutato come regione vinicola, è risorto come una fenice dalle ceneri, grazie al suo vitigno autoctono, la Tintilia. Tornato, dopo tento tempo, ai vertici delle graduatorie dei vini pregiati italiani, questo vino, che ha fatto la sua comparsa in Molise durante l’epoca dei Borboni ( Contado di Molise ), era il più popolare nella regione nel XIX secolo.

« La coltivazione del vitigno “Tintilia” in Molise ha origini antichissime, testimonianze della sua presenza ci portano alla fine dell’700, in epoca borbonica, ed è sancita, dall’agronomo Raffaele Pepe di Civitacampomarano, nel suo manoscritto del 1810. La introduzione e la diffusione del vitigno, documentata e tramandata a noi da numerose testimonianze e reperti del 700, è stata opera dei vari nobili, notabili e possidenti dei Comuni facenti parte del Contato del Molise. Testimonianza scritta della Casa Vinicola Janigro dimostra che, nella seconda metà dell’800, produceva e imbottigliava Tintilia e che questo vino, prodotto nell’anno 1890, si classificò al primo posto e fu premiato con medaglia d’oro alla mostra vinicola di Parigi nel 1900.»
(Tratto dal Disciplinare di produzione della “Tintilia del Molise” – DM GU 231 del 04-10-2011)

Tuttavia, nel dopoguerra, la Tintilia ha rischiato di scomparire completamente a causa della ricerca di vitigni più produttivi e del trasferimento delle aree di coltivazione verso le pianure. La sua rinascita è un fenomeno recente.

Solo negli ultimi decenni, l’interesse per questo gioiello dell’enologia molisana è risorto, con il recupero del vitigno e la sua vinificazione (che viene fatta sia in purezza che con aggiunta di piccole quantità di vitigni locali a bacca rossa). Questo è stato possibile grazie all’impegno e alla dedizione di numerose cantine locali che, desiderando di rivalutare la Tintilia del Molise, hanno investito su di essa riportandola in pochi anni agli antichi fasti. La storia della Tintilia è un esempio perfetto di come un vitigno quasi dimenticato possa tornare a brillare grazie alla passione, alla dedizione ed al sacrificio dei produttori di vino.